Il Palazzo dei Diamanti è uno dei luoghi più simbolici del Rinascimento Italiano, costruito nell’ambito della più famosa rivoluzione urbanistica della città di Ferrara: l’Addizione Erculea voluta da Ercole I d’Este e che ha visto come artefice principale l’architetto di corte Biagio Rossetti.
L’unicità del palazzo è rappresentata dal bugnato esterno, composto da circa 8500 blocchi di marmo bianco venato di rosa a forma di diamante, che danno il nome all’edificio. La leggenda vuole che sotto una delle punte sia nascosto un vero diamante.
Il palazzo, il cui restauro si è concluso a febbraio 2023, è sede di esposizioni internazionali e della Pinacoteca Nazionale, che occupa le sale del piano nobile e ospita opere di pittori ferraresi di tutte le epoche, fra cui Dosso Dossi, Il Garofalo e Carlo Bononi.
La celebrazione del matrimonio e dell’unione civile avviene da parte del Sindaco o di un suo delegato. Il rito ha una durata media di circa 15-20 minuti. All’inizio della celebrazione solitamente vengono fatti previamente accomodare gli invitati e i testimoni all’interno della sala.