- Home
- Dati
- Storie di dati
- Airbreak
Cosa è la regola 3-30-300
La regola 3-30-300 è stata proposta dal prof. Cecil Konijnendijk, dell’Università della British Columbia di Vancouver.
Ne ho sentito parlare per la prima volta qualche giorno fa e ho cominciato a leggere alcuni articoli e pubblicazioni:
- ciascun cittadino deve avere la possibilità di vedere almeno 3 alberi dalla propria abitazione: recenti ricerche dimostrano l’importanza di avere del verde vicino, soprattutto visibile, per la salute mentale e il benessere. Durante la pandemia di COVID-19, le persone sono state spesso legate alle loro case e hanno attribuito un’importanza ancora maggiore agli alberi vicini e ad altro verde nei giardini e lungo le strade.
- il 30% della superficie di ogni quartiere deve essere occupata da chioma arborea: gli studi hanno dimostrato un’associazione tra la chioma delle foreste urbane e, ad esempio, un migliore microclima, salute mentale e fisica e forse anche la riduzione dell’inquinamento atmosferico e del rumore.
- 300 metri dovrebbe essere la distanza massima dal più vicino parco o spazio verde: molti studi hanno evidenziato l’importanza della vicinanza e del facile accesso a spazi verdi di alta qualità che possono essere utilizzati per la ricreazione; viene spesso menzionata una passeggiata sicura di 5 o 10 minuti. L’Ufficio Regionale Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda una distanza massima di 300 metri dallo spazio verde più vicino (di almeno 1 ettaro). Ciò incoraggia l’uso ricreativo dello spazio verde con impatti sulla salute sia fisica che mentale.
Per fare un primo calcolo su Ferrara è possibile usare i dati aperti pubblicati dal Comune sul proprio portale open data: https://dati.comune.fe.it/.
3 alberi dalla propria abitazione
Ciascun cittadino deve avere la possibilità di vedere almeno 3 alberi dalla propria abitazione
Il primo indicatore è decisamente difficile da calcolare, ma è possibile stimare il numero di ferraresi che vivono in prossimità di un albero: il 40% dei ferraresi abita a meno di 10 metri dalla chioma di un albero, percentuale che sale a 70% se consideriamo una distanza di 20 metri.
In letteratura sono indicate diverse tecniche e tipologie di dati che permettono un calcolo abbastanza sofisticato, ma per un calcolo più semplice si possono usare alcuni dei dati disponibili nel portale open data dal Comune:
A Ferrara, i primi dati sulle chiome degli alberi sono stati generati nel 2021 dal Politecnico di Milano durante il progetto Air-Break. Si tratta di una elaborazione fatta con dati satellitari e modello digitale delle superfici a bassa risoluzione.
Figura 1 - Ortofoto 2022 e chiome alberi
I dati di popolazione (disponibili in forma aggregata per aree esagonali di 1,6 ettari) possono essere rapportati agli edifici, in modo da ottenere una stima approssimativa di abitanti per edificio.
Dopo di che è possibile verificare quali edifici si trovino a meno di una certa distanza dalla chioma di un albero e dedurne il corrispondente numero di abitanti: a Ferrara sono 52641 quelli che abitano a meno di 10 metri (40,2%), numero che sale a 91604 se consideriamo una distanza di 20 metri (69,9%).
Figura 2 - Edifici a meno di 20 metri dalla chioma di un albero
30% di superficie coperta da alberi
Il 30% della superficie di ogni quartiere deve essere occupata da chioma arborea
A Ferrara, le chiome degli alberi occupano poco meno del 11% della superficie, valore leggermente più alto in area urbana e più basso nelle frazioni.
La regola di Konijnendijk prevede che 30% della superficie di ogni quartiere sia occupata da chioma arborea.
In questo caso il calcolo è più semplice: i dati sulle chiome degli alberi sono quelli già descritti sopra; dei quartieri, invece, non esiste una perimetrazione ufficiale, ma per scopi puramente statistici si è utilizzata una suddivisione territoriale generata per uso interno diversi anni fa dall’ufficio Statistica in collaborazione con il Sistema Informativo Territoriale e l'Ufficio Pianificazione Territoriale.
Partendo dalle località abitate ISTAT 2011, si è provveduto a frazionare il centro urbano di Ferrara in quelli che potevano essere identificati come i perimetri dei quartieri della città (Barco, Arianuova, Doro, San Giorgio etc..) nonché i perimetri di località come Pontelagoscuro o Chiesuol del Fosso che, per le regole ISTAT, fanno parte del centro urbano di FERRARA.
Per località abitata si intende un'area più o meno vasta di territorio, conosciuta di norma con un nome proprio; le tipologieconsiderate da ISTAT sono il centro abitato, i nuclei abitati (frazioni), le case sparse e le aree speciali.
Selezionando solo centro abitato e frazioni, e incrociando i dati sulle chiome, è possibile calcolare la percentuale di copertura arborea per ciascuna zona: nelle località abitate di Ferrara la media è del 10,7%, percentuale che aumenta leggermente (12,2%) nel caso dell’area urbana, mentre scende a 10,2% se nelle frazioni.
Figura 3 - Località abitate e chiome alberi
300 metri di distanza da parchi o spazi verdi
300 metri dovrebbe essere la distanza massima dal più vicino parco o spazio verde
8 ferraresi si 10 abitano a meno di 300 metri in linea d’aria dal parco o spazio verde più vicino; 7 su 10 abitano a meno di 150 metri.
In questo caso la regola prevede che la distanza massima dal più vicino parco o area verde sia massimo 300 metri, ma non si specifica se la distanza sia da considerare in linea d’aria oppure si intenda una percorrenza, cioè il tratto stradale necessario per raggiungere l’area verde (per esempio a piedi o in bicicletta).
Dal portale open data del Comune è possibile scaricare i dati delle aree verdi pubbliche e considerare solo le tipologie significative per questa verifica. Sono state considerate solo i tipi area forestata, orto botanico, orto urbano, parco, verde di rilevanza storica, area verde attrezzata; sono state escluse aree verdi di arredo urbano (es. spartitraffico), aree scolastiche o ad accesso riservato, aree adibite a sport (es. campi da calcio, ippodromo)
La superficie di verde totale è di 330 ettari suddivisi in:
Intorno a ciascuna area si crea un buffer (intorno) di 300 metri: 8 ferraresi su 10 abitano a meno di 300 metri in linea d’aria dal parco o spazio verde più vicino (per l’esattezza 104719 su 130899).
Volendo essere più cauti, tuttavia, sarebbe opportuno considerare la distanza stradale rispetto al punto di accesso dell’area verde (distanza calcolata sul grafo stradale e non in linea d’aria).
Per esempio, nel caso del Parco Massari, i due accessi di Corso Porta Mare e Corso Ercole I d’Este sono raggiungibili percorrendo meno di 300 metri di strada solo all’interno dell’area verde (mentre in linea d’aria i 300 metri di distanza dal parco sono rappresentati dalla linea rossa tratteggiata).
Figura 4 - Distanza stradale e distanza in linea d'aria
In assenza di questi dati (in particolare, gli accessi di giardini e parchi recintati) si può optare per una misura di 150 metri (sempre in linea d’aria).
Usando i dati open della popolazione residente 2022 risulta che in tutto il territorio comunale 7 persone su 10 abitano a meno di 150 metri da aree verdi (per l’esattezza, 92587 su 130899). La percentuale è la stessa (71%) se si considerano solo gli over 70: sono 21130 i ferraresi over 70 (su 29496 totali) abitano a meno di 150 metri di distanza in linea d’aria da un’area verde..
Figura 5 - Aree verdi e buffer di 150 metri
Figura 6 - Popolazione residente 2022 (esagoni) a meno di 150 metri da aree verdi
Nella tabella finale sono indicate le percentuali di copertura arborea per ciascuna zona di Ferrara (in corsivo quelle relative all’area urbana).
Aggiornamento
16/10/2024 14:56