Cos'è
Il Ciclista Lento è una presenza inesorabile e allo stesso tempo rassicurante. Lo puoi incontrare su ogni tracciato stradale, sia esso pista ciclabile, carrareccia di montagna o percorso rotabile.
Il Ciclista Lento è disciplinato, non ama il pericolo, detesta la competizione. O se proprio si trova coinvolto in una gara, cerca di farsi superare da tutti nel minor tempo possibile. Perchè in fondo, il Ciclista Lento, non ha bisogno di conferme cronometriche, di trofei da sollevare, per convincersi che vale. Il Ciclista Lento fondamentalmente è una persona felice, pacifica e gaudente in mezzo ad uno sciame di ciclisti invasati, fasciati da cardiofrequenzimetri, alimentati a maltodestrine e barrette energetiche.
Il Ciclista Lento, se ha sete, si ferma e ordina da bere. Se ha fame, si ferma e ordina da mangiare. Le barrette energetiche le lascia ai ciclisti veloci, perchè possano esprimere tutta la loro potenza e vincere le loro sfide con se stessi e con i propri simili. Il Ciclista Lento viene deriso, consigliato, doppiato, snobbato, confortato, sopportato, soprattutto aspettato. Non chiede altro che essere lasciato indietro, a godersi la pedalata più che il traguardo, il panorama più del contachilometri. Per questo viene considerato, a torto, l’anello debole della catena che compone il traffico stradale. Un grosso errore di sottovalutazione: lento sì, debole no. Il Ciclista Lento non è espressione di una moda, è semplicemente se stesso. Orgoglioso di andare piano. Orgoglioso di essere, a suo modo, un signor ciclista. Un signor Ciclista Lento.