Il rischio idraulico è fortemente condizionato tanto dai fenomeni meteorologici quanto dall'azione dell’uomo. La densità della popolazione, la progressiva urbanizzazione, l’abbandono dei terreni, l’abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente, i cambiamenti climatici e la mancata manutenzione del territorio e dei corsi d’acqua hanno sicuramente aggravato il dissesto e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio, aumentando l’esposizione ai fenomeni e quindi il rischio stesso.
Il rischio idraulico che coinvolge il territorio ferrarese è fondamentalmente legato alla possibile esondazione del fiume Po, le cui piene sottopongono gli imponenti argini a notevoli e prolungati carichi idraulici.
In subordine (come rilevanza, ma non come frequenza) si possono verificare emergenze idrauliche ascrivibili al fiume Reno che, in caso di esondazione sulla sponda sinistra, interesserebbero alcune aree delle zone a Sud-Est del territorio intercomunale delle Terre Estensi. Trascurabile è invece la possibilità che acque uscite dal Panaro possano raggiungere le aree urbanizzate del Comune di Ferrara.
Particolare attenzione deve essere rivolto al rischio di esondazione dei corsi d’acqua che fanno parte del reticolo interno della rete consortile di bonifica. In caso di piogge persistenti, l'esondazione dei canali consortili può determinare ampi allagamenti sia dei terreni agricoli che delle aree urbanizzate e, poiché il territorio intercomunale è intersecato da un fitto reticolo idrografico, le aree coinvolte possono essere numerose.