La dama di Boldini protagonista a Torino nell’aula del Senato di Palazzo Madama

Il dipinto di Giovanni Boldini “Fuoco d’artificio” è esposto alla mostra “Liberty. Torino capitale” fino al 10 giugno 2024

Data:

05/11/2023

Ferrara protagonista a Palazzo Madama a Torino. Il dipinto (a sviluppo verticale, di due metri per uno) delle collezioni civiche “Fuoco d’artificio”, di Giovanni Boldini (1842-1931), accoglie frontalmente i visitatori della mostra “Liberty. Torino capitale” che entrano nell’aula del Senato.

 

La dama di Boldini è l’opera maestra di un percorso - dedicato alla figura femminile - che si snoda tra altri capolavori di autori come Vittorio Matteo Corcos, Marcello Dudovich, Adolfo Hohenstein e le sculture di Leonardo Bistolfi. A impreziosire la mostra c’è anche un altro intenso quadro ferrarese, a firma di Gaetano Previati, la “Danza delle ore”, di proprietà della Fondazione Cariplo.

 

Il prestito d’opera del quadro di Boldini è stato deliberato il 19 settembre dalla Giunta di Ferrara e il sindaco Alan Fabbri ha fatto oggi visita all’esposizione, da poco inaugurata. Esposizione che riporta proprio i ringraziamenti a Ferrara per il prestito del prezioso dipinto. I visitatori potranno ammirare il capolavoro, insieme a un centinaio di altre opere, fino al 10 giugno del 2024.

 

La rassegna è dedicata al ruolo di Torino per l’affermarsi del Liberty, un’arte che nella capitale sabauda diviene il fulcro di una storia che travolge ogni aspetto della vita e della società, definendo un’esperienza architettonica e artistica poi diffusa in tutto il mondo. L’aula del Senato passa in rassegna, nella pittura tra otto e novecento, l’'eterno femminino', la figura della donna proiettata da Boldini in una dama dell’alta società stretta in un cangiante abito da sera, circondata da una smagliante babilonia di colori e forme svolazzanti che richiamano, appunto, un vibrante fuoco d’artificio, da qui il titolo dell’opera.  

 

"Ferrara c'è e l'arte di Boldini domina anche a Torino, dopo Parigi, Bologna, Asti. 'Fuoco d'artificio' compone il ricchissimo patrimonio di dipinti delle collezioni civiche della nostra città - ha detto il sindaco Fabbri -. La dimensione globale della profondità culturale e artistica di Ferrara è incarnata in Boldini e nella sua opera, conosciuta, voluta, cercata, amata dal mondo. Un autore che, nel segnare un'epoca, ha consegnato la sua memoria a tutte le epoche. E con essa quella della città che ha amato e che oggi ne accoglie le spoglie, appunto Ferrara. Dobbiamo esserne fieri, Boldini è un orgoglio ferrarese e italiano", dice il primo cittadino.

 

E mentre Torino celebra l’arte nuova, Boldini è protagonista anche a Genova, dove pure il sindaco Fabbri è recentemente stato (a margine dell’assemblea Anci). Al centro sempre la figura femminile e, in particolare, un simbolico “Dialogo tra due divine”, entrambe rappresentate dal celebre pittore ferrarese, l’una - "La contessa de Leusse" è un prestito delle gallerie civiche di Ferrara - l’altra, identificata in “Miss Bell”, appartiene alle Raccolte Frugone del polo dei musei di Nervi. La mostra-dossier è aperta - nella magnifica villa Grimaldi Fassio - fino al 12 gennaio 2024.

 

“Grazie al servizio musei del Comune e alla Fondazione Ferrara Arte - dice Fabbri -. L’attività dei prestiti d’opera è costante, silenziosa ma fondamentale e consente di valorizzare le collezioni civiche, portando il nome di Ferrara e dei suoi grandi interpreti nell’arte, in tutto il Paese e oltre”. Solo negli ultimi mesi, infatti, opere di Boldini sono state ‘prestate’ a Parigi, per la grande rassegna al Petit Palais della scorsa primavera, a Bologna, a palazzo Albergati, e ad Asti, a palazzo Mazzetti. Negli ultimi tempi Ferrara ha dedicato al suo celebre autore una mostra dossier al Castello estense, in scena dal 10 Febbraio 2021 al 5 Settembre 2021

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Data pubblicazione

06/11/2023

Aggiornamento

06/11/2023 10:07