Petizione per ripristinare le Circoscrizioni e nuove forme di partecipazione popolare

Si chiede di ripristinare le Circoscrizioni e di promuovere la partecipazione popolare all'Amministrazione locale anche tramite le consultazioni online.

Descrizione

Testo della petizione

 

I cittadini sottoscrittori promuovono la seguente petizione rivolta all'Amministrazione comunale di Ferrara chiedendo che:

  • Vengano riaperte le Circoscrizioni, sia pure con altro nome, secondo il modello Ancona. Si suddivide il territorio comunale come era in passato. Poi il Sindaco attribuisce un incarico a titolo gratuito a tanti Consiglieri comunali quante erano le Circoscrizioni e ogni incaricato dovrà organizzare le elezioni, con presentazione di varie liste elettorali in ogni ex Circoscrizione. I Consigli di quartiere non potranno deliberare o assumere spese, ma potranno segnalare problemi e presentare proposte alla Giunta, essere coinvolti sulle decisioni che riguardano il proprio territorio, promuovere la vita di quartiere con proprie iniziative. Ogni Consiglio avrà un proprio Presidente, eletto dai Consiglieri e il tutto si svolgerà senza indennità, né gettone di presenza, a titolo gratuito. In ogni ex Circoscrizione il Comune individuerà un luogo fisico dove i Consiglieri eletti potranno riunirsi. Tutti i Consiglieri lavoreranno a titolo gratuito, ma avranno diritto di parola sulle scelte che riguardano i propri rioni. Dopo la loro abolizione per legge, le Circoscrizioni possono tornare ad esistere, la città si prepara ad un ritorno al passato.
  • Si attuino frequenti consultazioni online. Lo Statuto comunale, all'art. 35 prevede la possibilità di indizione di "consultazioni della popolazione allo scopo di acquisire pareri e proposte in merito all'attività amministrativa". L'apposito Regolamento sulla partecipazione popolare aggiunge che "la consultazione può avvenire attraverso mezzi informatici o telematici". Tali consultazioni, che possono essere promosse dal Consiglio comunale o dalla Giunta, non sono mai state attuate. Quindi chiediamo che la città diventi una delle prime città d'Italia con frequenti, eventualmente annuali, consultazioni popolari telematiche, chiedendo in particolare che Consiglio e Giunta si coordinino a tale scopo, ognuno secondo le proprie competenze, con l'obiettivo di decine di migliaia di cittadini invitati di volta in volta ad esprimersi, nel contesto di una amministrazione partecipata, aperta, innovativa e trasparente, allo scopo di ascoltare il parere dei cittadini in via preventiva rispetto a interventi di particolar interesse per la città.
  • Ci si attivi per inserire nello Statuto comunale e nel Regolamento per la disciplina delle forme della partecipazione popolare all'Amministrazione locale:
    • il Bilancio partecipativo: si tratta di un percorso strutturato di deliberazione dei cittadini su una parte del bilancio del Comune al fine di partecipare democraticamente alle scelte della città
    • il dibattito pubblico: il dibattito pubblico è un metodo di esame e confronto riguardante un progetto o intervento pubblico, disciplinato da leggi e strutturato in modo preciso
    • il Consiglio comunale aperto: si tratta di un Consiglio comunale in cui i cittadini hanno facoltà di parlare e di essere ascoltati. Le decisioni poi vengono prese solo dai Consiglieri comunali ma è comunque uno strumento di partecipazione molto forte e con esiti non sempre scontati
    • la Giuria dei cittadini: la Giuria dei cittadini è uno strumento di democrazia deliberativa in cui un gruppo di cittadini (20-25) estratti a sorte dall'Amministrazione comunale è chiamato, al termine di un percorso di più incontri di discussione, ad esprimere delle raccomandazioni su un dato problema di interesse collettivo

Pubblicazione

09
mar / 20
Data di pubblicazione

Data e fasi intermedie

Data di presentazione della petizione:
07/01/2020 (PG 1942/2020)

Contatti

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Altre informazioni

Protocollo:
1942/2020
Del:
09-03-2020

Aggiornamento

18/01/2022 17:44