A chi è rivolto
Vittime e sopravvissuti di reati dolosi dai quali derivino la morte o un danno gravissimo alla persona (che ne ledano la vita, l'integrità fisica, la libertà personale, morale o sessuale).
Descrizione
Sei stata vittima di un reato grave? Non rimanere in silenzio, c’è chi ha scelto di sostenerti quotidianamente e di non lasciarti solo.
La ‘Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati’, di cui il Comune di Ferrara è socio co-fondatore, è una realtà unica, in rete con gli enti e i servizi sociali territoriali, che può offrire un aiuto concreto alle persone rimaste vittime di fatti sconvolgenti o drammatici e ai loro famigliari.
La fondazione fornisce un aiuto economico alle vittime e ai sopravvissuti di reati, che provochino morte o danni morali e fisici, abusi sessuali e prevaricazioni della liberà.
Le persone che hanno subìto tali violenze possono chiedere aiuto alla Fondazione spedendo apposito modulo (scaricabile dalla sezione Documenti collegati a fondo pagina) necessariamente al Comune di Ferrara - assessorato alle Politiche Sociali, che si farà carico di inviare la richiesta di assistenza all’istituzione. Per volontà del legislatore è, infatti, il Sindaco che deve formulare le richieste di intervento per le vittime e i loro famigliari.
Le domande possono essere presentate per i fatti avvenuti sul territorio della regione Emilia-Romagna nei confronti di qualsiasi cittadino, oppure per le vicende avvenute fuori dal territorio regionale ma solo per i cittadini emiliano-romagnoli.
La Fondazione, tramite il proprio Comitato di Garanti, analizza le istanze ricevute (in tempi brevi o con speciale procedura d’urgenza), ne valuta l’ammissibilità e determina l’entità del contributo in relazione alle specifiche necessità o condizioni di bisogno della persona offesa.
Nel corso degli anni, i contributi erogati hanno aiutato le vittime e i sopravvissuti a superare le conseguenze dei reati subiti. Sono stati utilizzati ad esempio:
- per far fronte a spese sanitarie, psicoterapeutiche o di cura e assistenza tanto delle vittime che dei loro figli o familiari
- per sostenere i percorsi di studio, socialità e recupero di una quotidianità normalizzante dei bambini e ragazzi coinvolti
- per appoggiare percorsi di autonomia personale, abitativa e lavorativa nei casi di donne in uscita da percorsi di violenza accompagnate dai servizi
- per acquistare o ripristinare i beni materiali necessari alle vittime che devono ricominciare nel quotidiano una vita normale
Tempi e scadenze
Durata massima del procedimento amministrativo: 30 giorni
Condizioni di servizio
Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.