Descrizione
I cittadini firmatari della petizione chiedonola chiusura del centro di accoglienza di via Gramicia, 83 per le seguenti motivazioni: insicurezza, paura, svalutazione delle abitazioni private limitrofe e inadeguatezza della zona in quanto isolata dalla città.
Infatti, tali centri inevitabilmente influiscono sulla vita dei residenti e statisticamente non nel modo migliore. Inoltre la svalutazione della abitazioni private limitrofe (i sacrifici di una vita dei Vostri concittadini vengono compromessi inevitabilmente), crea non poca apprensione e delusione, dovute ad una totale mancanza di rispetto ed ascolto di chi deve subire e convivere con decisioni di politiche territoriali autoritarie.
Ci sono stati episodi in cui la voce dei cittadini che, per svariati motivi, ha detto no a tali centri è stata ascoltata, mentre, in questo caso non è neanche stata data la possibilità di confronto con la cittadinanza coinvolta andando di fatto a creare una vera e propria imposizione.
Purtroppo tali strutture portano con loro un incremento dell'insicurezza sociale docuto, anche, ad un aumento della criminalità adducendo nella popolazione limitrofa un senso di abbandono e frustrazione crescente. Elementi che purtroppo nella zona si sono già riscontrati.
Oltre a queste motivazioni i cittadini residenti hanno non poche perplessità sull'idoneità della zona ad ospitare soggetti fragili, poiché per la sua stessa natura defilata e priva di mezzi pubblici sembrerebbe più idonea a far dimenticare gli ospiti del centro e i residenti della via anziché provare a creare un clima distensivo e accogliente.
Anche se si provvederà al posizionamento dell'illuminazione pubblica ed al rifacimento della strada, la zona è completamente priva di mezzi pubblici ed isolata rispetto ad altre località che seppur non centrali sono più collegate alla città. I residenti infatti sono i primi a conoscere le caratteristiche (positive e negative) della via in cui risiedono e proprio la loro esperienza diretta può testimoniare quanto detto sopra e se lo scopo è quello di integrare non è sicuramente il "nascondere in campagna" la convivenza forzata di più culture che si evitano i problemi, anzi li si accentua.
Ci sono luoghi che sicuramente si prestano meglio nell'integrazione nelle città tant'è che sono gli stessi ospiti a non stare nel centro, tornando anche ad ore tarde.
L'integrazione si dovrebbe fare con il coinvolgimento e non con l'imposizione, ma soprattutto dovrebbe essere dato peso a chi di fatto ne deve ricevere le conseguenze dirette ed indirette.
Sono state pertanto raccolte un totale di 248 firme in 17 fogli (all. 1) per chiedere la chiusura di tale centro a seguito di tutte le motivazioni riportate.
Si consideri il presente testo come parte integrante della petizione di cui all'oggetto in quanto esplicativo delle motivazioni.
Per quanto concerne i promotori della petizione di cui all'oggetto i loro nominativi vengono riportati del foglio n. 1 ed identificabili mediante i rispettivi documenti di cui all'allegato 2.
Si prega di considerare il presente indirizzo PEC quale recapito di riferimento per qualsivoglia evenienza.