Tutte le strutture sanitarie pubbliche e quelle private che intendono erogare prestazioni sanitarie sono soggette ad autorizzazione sanitaria secondo le modalità stabilite dalla L.R. n. 22/2019 e i successivi provvedimenti.
La Giunta regionale con la delibera n. 1919 del 13.11.2023 ha individuato:
- le tipologie di strutture che, per la complessità delle prestazioni erogate e per il rischio che queste comportano per i pazienti o per gli operatori, per le loro dimensioni o per le loro caratteristiche organizzative, sono assoggettate all'Autorizzazione all’esercizio;
- le tipologie di strutture assoggettate alla Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria.
Autorizzazione delle attività sanitarie
L'esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche o private operanti sul territorio regionale è subordinato al rilascio di specifica autorizzazione.
- Oggetto dell’autorizzazione sono le strutture fisiche, anche mobili, ove vengono erogate prestazioni sanitarie, ivi comprese le sedi di partenza per i servizi che erogano prestazioni di assistenza al domicilio del paziente o sul territorio nonché le sedi di erogazione di prestazioni in telemedicina;
- il soggetto giuridico richiedente è il legale rappresentante dell’organizzazione che esercita l’attività sanitaria nella struttura interessata;
- la richiesta di autorizzazione deve essere inviata al Comune territorialmente competente;
- l'autorizzazione all’esercizio è rilasciata dal Comune ed è concessa a tempo indeterminato;
- nei casi di variazioni della struttura quali adattamento, diversa utilizzazione, ampliamento, o trasferimento in altra sede, il legale rappresentante deve richiedere al Comune una nuova autorizzazione o l'integrazione dell’autorizzazione in essere;
- i requisiti per l'ottenimento dell'autorizzazione all’esercizio sono disposti con provvedimenti regionali;
Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria
La L.R. 22/2019 ha introdotto un nuovo Istituto prevedendo che le strutture sanitarie (in prevalenza studi medici e delle altre professioni sanitarie) precedentemente non soggette ad alcuna forma di autorizzazione all’esercizio, siano soggette all’obbligo di Comunicare al Comune competente per territorio lo svolgimento della loro attività sanitaria.
L’obiettivo di questo nuovo adempimento è motivato dall’esigenza di garantire ai cittadini la tutela della salute, attraverso la sorveglianza sull’intera offerta dei servizi sanitari.
La L.R. prevede che la Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria sia presentata dal legale rappresentante al Comune competente per territorio con modalità dematerializzate. Il legale rappresentante autocertifica il possesso dei requisiti individuati con la delibera di Giunta Regionale n. 1919/2023. La struttura sanitaria (lo studio) può svolgere l’attività sanitaria dalla data di presentazione della Comunicazione.
Nel caso di strutture già operanti alla data di pubblicazione della delibera 1919/2023 nel Bollettino Ufficiale Telematico della Regione Emilia-Romagna avvenuta il 20 dicembre 2023, queste possono continuare a svolgere la propria attività e sono tenute a presentare la Comunicazione. La Comunicazione prevede che il legale rappresentante autocertifichi il possesso dei requisiti individuati con la delibera di Giunta Regionale n. 1919/2023.
Presentazione della domanda, istruzioni per la compilazione, modulistica
La delibera di Giunta Regionale n. 1919/2023 ha previsto che il Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare approvi i moduli unificati e standardizzati, le relative tabelle ed istruzioni operative per la compilazione, in materia di Autorizzazione sanitaria e di Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria, conformi alle disposizioni regionali.
I moduli, le relative tabelle e le istruzioni operative sono diretti a supportare le procedure amministrative relative al rilascio dell’autorizzazione sanitaria e alla corretta presentazione della Comunicazione di svolgimento di attività sanitaria.
I MODELLI DI ISTANZA, LE RELATIVE TABELLE E LE ISTRUZIONI OPERATIVE SI TROVANO AL SEGUENTE LINK: salute.regione.emilia-romagna.it