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Micromobilità con monopattini elettrici
Dal Settimo rapporto dell'Osservatorio Focus2R, promosso da Confindustria Ancma e Legambiente, emerge un continuo aumento nell’uso di monopattini elettrici e di biciclette per gli spostamenti urbani privati.
La ricerca ha analizzato il trasporto urbano su 2 ruote, studiando anche le diverse politiche attuate dai Comuni capoluogo italiani, attraverso un questionario rivolto a 106 città. Lo studio ha coinvolto anche i servizi di sharing mobility, sempre più diffusi in Italia, in particolare dei monopattini elettrici che oggi rappresentano più della metà (52%) dell'intero parco mezzi di mobilità condivisa (che comprende anche car-sharing, scooter-sharing, bike-sharing).
Tra le città che sul proprio territorio hanno attivato servizi di sharing di monopattini elettrici c’è Ferrara. A maggio 2021, la città estense ha avviato una prima sperimentazione con le aziende Dott e Helbiz, selezionate dall’Amministrazione Comunale tramite una manifestazione d’interesse pubblicata a fine 2020 (oggi il servizio risulta attivo solo da parte di DOTT).
Parallelamente, nello stesso periodo, grazie al progetto europeo AIR-BREAK finanziato dal programma UIA, è stato sviluppato un algoritmo software che permette di conoscere quali e dove sono le strade più utilizzate dai monopattini elettrici in sharing e quali/dove le aree di sosta maggiormente usate.
Il risultato è visibile attraverso una serie di semplici mappe intereattive liberamente consultabili e riutilizzabili, come per esempio quella disponibile al seguente indirizzo web del Sistema Informativo Territoriale di Ferrara:
L’infrastruttura di dati geografici del Comune permette infatti di interconnettersi e interoperare con sistemi esterni come quelli gestiti dalle due aziende Dott e Helbiz, utilizzando interfacce software (API, ovvero Application Protocol Interface) per l’interscambio automatico di dati.
Il primo protocollo standard è quello usato dalle due aziende per fornire al Comune di Ferrara i dati raccolti con i sensori GPS presenti sui monopattini. Si tratta dello standard Mobility Data Specification(MDS), progetto della Open Mobility Foundation, concepito proprio per i servizi di mobilità condivisa come scooter, biciclette, ciclomotori e car sharing e ispirate a formati standard come GTFS e GBFS.
MDS è uno standard per lo scambio di dati tra gli operatori della mobilità e le città; consente di analizzare i dati degli operatori della mobilità in un formato standardizzato e di implementare strumenti di monitoraggio in modo efficiente.
I due operatori hanno fornito al Comune di Ferrara due endpoint per accedere in maniera programmatica (machine-to-machine) ai dati storici e dinamici relativi ai loro servizi di sharing di monopattini (e nel caso di Dott anche di e-bike).
Deda Next ha sviluppato e configurato il seguente flusso per accedere a entrambi gli endpoint e acquisire dati grezzi, per eseguire analisi spaziali e temporali:
I dati di Dott e Helbiz vengono acquisiti tramite il software Apache NiFi, presente nell’infrastruttura di dati geografici del Comune di Ferrara che quotidianamente raccoglie i dati forniti dai suddetti endpoint. Come indicato sopra, i dati sono log GPS con coordinate (lat/long) e altri attributi relativi al viaggio effettuato dal veicolo (e-bike o e-scooter) senza alcun riferimento a dati personali o identificativi dell'utente.
Una volta raccolti, i dati vengono proiettati sulla rete stradale utilizzando il grafo stradale disponibile grazie a OpenStreetMap: questo passaggio consente al Comune di Ferrara di avere indicatori sintetici dei tragitti effettuati con i veicoli in sharing, da mettere a disposizione come mappe interattive da visualizzare ma anche scaricabili tramite il proprio portale open data.
Più nello specifico, gli endpoint implementati da Dott e Helbiz secondo le specifiche MDS sono API di tipo RESTful pensate per essere utilizzate dall'amministrazione locale o dalle agenzie di regolamentazione.
Il dato più importante messo a disposizione è (in forma del tutto anonima) quello relativo ai tragitti (trips): un tragitto, infatti, rappresenta un viaggio intrapreso da un cliente del servizio con un punto di partenza e di arrivo geo-taggato. L'endpoint MDS consente all'utente di interrogare i dati storici dei viaggi e restituisce tutti i viaggi con un percorso che interseca il confine del territorio considerato.
Le principali informazioni restituite sono:
- provider_id (codice identificativo azienda di sharing)
- provider_name (nome azienda di sharing)
- device_id (codice identificativo del mezzo, univoco)
- vehicle_id (targa del mezzo)
- vehicle_type (tipologia del mezzo)
- trip_id (codice identificativo del tragitto effettuato)
- trip_duration (durata tragitto)
- trip_distance (distanza percorsa)
- route (geometria del percorso)
- accuracy (accuratezza)
- start_time (data e ora di inizio tragitto)
- end_time (data e ora di fine tragitto)
Da questi dati vengono generate analitiche geo-temporali, accessibili tramite altri protocolli standard, in questo caso di tipo geomatico. Si tratta di servizi WMS, ovvero ISO19128 e WFS, ovvero ISO19142, conformi alle specifiche definite da OpenGeospatial Consortium e recepite, oltre che da ISO e CEN, anche dalla Direttiva europea 2007/2/CE “INSPIRE” che prevede l’obbligo per gli enti pubblici di condividere i propri dati geografici secondo tali protocolli di interoperabilità.
Strettamente associati alle API MDS, Deda Next e Comune di Ferrara hanno infatti configurato due tipi di servizi web di consultazione e download, per consentire a utenti esterni di accedere ai dati prodotti dal progetto AIR BREAK, come quelli relativi ai servizi di sharing di monopattini e e-bike.
Questi servizi web hanno lo scopo di fornire accesso alla sola rappresentazione geografica (mappa) dei dati oppure di accedervi e scaricarli, attraverso i due protocolli standard citati qui sopra (WMS e WFS).
Nel primo caso, è possibile visualizzare i dati anche tramite software GIS e applicazioni webGIS.
Nel secondo caso, i dati (strade percorse da monopattini in sharing e aree di sosta maggiormente usate) possono essere acceduti tramite gli endpoint WFS indicati nel portale open data del Comune e dei portali open data regionale, nazionale ed europeo.
In entrambi i casi (visualizzazione o download) si tratta di dati aggiornati quotidianamente: ogni 24 ore, infatti, il flusso NiFi permette di avere la situazione aggiornata a partire dai dati condivisi dalle aziende di sharing.
Aggiornamento
16/10/2024 15:16