Visione strategica per il futuro culturale e turistico di Ferrara dei prossimi anni

Il rinnovamento complessivo dei restauri dedicati ai beni monumentali ha cubato in questi anni 65 milioni di euro

Data:

18/12/2024

Data di scadenza:

18/06/2025

La città punta a consolidarsi come polo culturale internazionale con una programmazione che guarda al 2026 e oltre, tra nuove aperture, mostre d'arte di rilievo e il coinvolgimento delle categorie locali.


Nella seduta congiunta della Commissione Consiliare Seconda e Sesta, volutamente organizzata nella sala Rossetti del restaurato Palazzo dei Diamanti, gli assessori alla cultura Marco Gulinelli e al turismo Matteo Fornasini hanno presentato una visione strategica per il futuro culturale e turistico di Ferrara dei prossimi mesi e anni. 


Oltre a un ricco calendario di eventi per il 2025, che prevede già da ora 300 iniziative calendarizzate, tra il prossimo anno e il 2026 ci saranno nuove aperture (e riaperture) museali e una programmazione coordinata, nella volontà di diventare punto di riferimento culturale sia a livello nazionale che internazionale.


Tra i punti chiave della programmazione spiegata dall’assessore Gulinelli emergono le mostre d’arte come motore culturale e turistico della città. Dopo Il Cinquecento a Ferrara, Palazzo dei Diamanti ospiterà una mostra dedicata a Alphonse Mucha, realizzata in collaborazione con Mucha Foundation (22 marzo - 20 luglio 2025), in dialogo con le opere di Giovanni Boldini, una sorta di anticipazione di quella che sarà la raccolta permanente dedicata al pittore ferrarese a Palazzo Massari nel 2026. A seguire, in autunno, i Diamanti ospiteranno una grande monografica su Marc Chagall (27 settembre 2025 - 18 gennaio 2026), a quarant’anni dalla scomparsa dell’artista e a trenta dalla grande mostra realizzata a Ferrara nel 1992. Al Castello Estense ci sarà “Art Kane - Oltre il reale" (1° febbraio - 8 giugno 2025), dedicata a uno dei grandi fotografi del Novecento.


Va di pari passo un ambizioso piano museale di nuove aperture e riaperture di spazi della cultura: Palazzo Prosperi Sacrati riaprirà nel 2026, con nuovi spazi espositivi, un salone d’onore e sei sale piano superiore per eventi temporanei, convegni e concerti, che potranno essere messe a disposizione delle realtà culturali del territorio. Palazzo Massari sarà un polo espositivo di 10.000 mq dedicato a Boldini, De Pisis e altri grandi nomi dell’arte moderna e contemporanea. Avrà quattro musei permanenti (Museo dell’800, Museo del 900, Museo Filippo de Pisis e Museo Giovanni Boldini) e riaprirà a giugno 2026. L’assessore anticipa inoltre che vi sorgerà anche la “terza libreria della città, che sarà presidio culturale e punto di riferimento anche per presentazioni e incontri”. Il Museo del Risorgimento e della Resistenza avrà finalmente uno spazio espositivo moderno con apertura prevista nel dicembre 2025 alla casa della Patria Pico Cavalieri. Infine Palazzina Marfisa d’Este che sarà una casa-museo ripensata, pronta a maggio 2025.


Anche la considerazione della città patrimonio Unesco sarà valorizzata, con la creazione di un hub UNESCO alla Porta degli Angeli, per il coordinamento delle attività legate al Delta del Po e al sistema rinascimentale.


“Ferrara ha un’occasione unica per ridefinire il suo ruolo culturale. I prossimi due anni, segnati da queste importanti riaperture, segneranno il futuro della città per i prossimi 50. A breve avrà una dimensione espositiva che nessun’altra città d’Italia della nostra estensione ha. Anche questa è programmazione. Il valore dei progetti non si calcolano solo dai numeri fatti in mostra. Noi di mostre ne abbiamo fatte 58, prima erano 8 mostre in sei anni e con numeri che anche allora variavano da proposta a proposta”, spiega Marco Gulinelli, assessore alla Cultura: “Ferrara è patrimonio Unesco non solo per Palazzo dei Diamanti. Prima non esisteva un ufficio dedicato, non esisteva un progetto, abbiamo voluto istituirlo e abbiamo intrapreso un dialogo virtuoso tra Ferrara e il delta del Po per valorizzare questo importante riconoscimento. Abbiamo fatto ripartire una cabina di pilotaggio e abbiamo vinto un bando per aprire Porta degli Angeli e costituirvi un hub UNESCO, che poi potrà essere usato dalle associazioni di categoria”.


Gulinelli ha sottolineato infine un più complessivo “cambio di paradigma” intrapreso. “Nel 2026 avremo in città più di dieci spazi espositivi riaperti. Al di là di ogni opposizione politica, per la città è una sfida epocale. Ferrara ora più che mai ha bisogno di coesione e del supporto di tutti i suoi cittadini per tracciare un percorso virtuoso, a favore di tutta la città”.


“Seguendo anche le richieste delle associazioni di categoria fatte in passato, abbiamo già approvato in Giunta tutti gli eventi del 2025, circa 300 eventi che abbiamo raggruppato e già trasmesso agli interessati e che via via pubblicheremo sulle piattaforme di inferrara. Per i 30 anni dell'ottenimento del riconoscimento Unesco stiamo già lavorando per valorizzare questo importante traguardo”, ha aggiunto e concluso l’assessore al turismo Matteo Fornasini.  


Natascia Frasson, dirigente dei beni monumentali del Comune, a fine dell’incontro, ha ricordato che il rinnovamento complessivo dei restauri dedicati ai beni monumentali ha cubato in questi anni 65 milioni di euro.

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Data pubblicazione

19/12/2024

Aggiornamento

19/12/2024 08:28