Centrale di biometano a Gaibanella: un mese fa il Consiglio Comunale aveva votato “no” unanime alla costruzione dell’impianto, ora arriva la decisione contraria, quindi favorevole, di Arpae.
“Trovo assurda e delegittimante una legge che permetta di andare in deroga a un parere unanime del Consiglio Comunale. Ci stiamo già attivando per fare ricorso al Tar”, sono le parole del sindaco Alan Fabbri.
Il primo cittadino ricorda infatti come “lo scorso 2 dicembre il Consiglio Comunale aveva compiuto un atto di grande responsabilità, votando contro il permesso di costruire in deroga per l’edificazione di un secondo impianto a Gaibanella. Già come Giunta, a ottobre, avevamo espresso il parere negativo, parere poi stato confermato dai consiglieri di maggioranza e minoranza a dicembre”, ricostruisce Fabbri. La decisione doveva poi passare ad Arpae, che poteva confermare la decisione del Consiglio o meno.
Le motivazioni che avevano portato il Consiglio Comunale a una decisione negativa al permesso di costruire la centrale a Gaibanella riguardava, come aveva già espresso la Giunta, l’eccessiva concentrazione di impianti analoghi sul territorio comunale e provinciale, rendendo necessario un riesame degli impatti complessivi rispetto ai benefici, come l’impatto sul traffico e sulle infrastrutture presenti, una pressione sull’agricoltura locale, scarsi benefici occupazionali per il territorio.
In particolar modo, il ‘no’ unanime del Consiglio Comunale al rilascio del permesso di costruire la centrale a biometano in deroga alla norme del RUE (Regolamento urbanistico ed edilizio che individua distanze minime per la localizzazione di impianti di questo tipo), era stato dettato da un principio di prudenza, data la vicinanza a centri abitati e al Polo funzionale dell’Ospedale di Cona.
Arpae, nei giorni scorsi, aveva dato un preavviso alla società Biofe srl, procedendo quindi verso un primo parere contrario all’autorizzazione unica. Tale preavviso era stato presentato all’azienda proponente, che secondo normativa aveva la possibilità di presentare a sua volta memorie. A seguito di queste, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell´Emilia-Romagna ha rilasciato l’autorizzazione unica alla costruzione.