È scomparso Isidoro Catter, vero emblema cittadino dello spettacolo viaggiante ferrarese.
Insieme alle altre figure ferraresi che compongono le cinque realtà con residenza storica della città di Ferrara, Catter - di origini trevigiane - era parte integrante del tessuto sociale e culturale del territorio. Per questo gli era stato consegnato un riconoscimento, lo scorso dicembre in Comune, da parte dell’Amministrazione comunale su impulso dell’attuale assessore alle Attività produttive. Insieme a lui anche i rappresentanti delle altre famiglie storiche presenti sul territorio: Da Ronche, Buian, Bongiovanni e Bisi.
Le sue parole e il suo sguardo rimarranno in un video, che il Comune aveva realizzato in occasione della premiazione, ancora visibile sul canale Youtube (riprese di Andrea Forlani, montaggio di Michele Lecci): https://www.youtube.com/watch?v=5-kJSTatO0I. Il documentario ripercorre le storie di un mestiere, quello del giostraio (o esercente dello spettacolo viaggiante, come indicato a seguito di una legge del ‘68), che si tramanda di padre in figlio.
Come racconta Isidoro Catter stesso in questo documento, il padre era bresciano e aveva una compagnia teatrale messa in piedi con le figlie; quando le ragazze si sposarono, prese un cinema ambulante. Finita la guerra, però, vennero aperte delle sale cinematografiche anche nei piccoli paesi e il suo lavoro divenne desueto; rappresentava il passato. Prese così una giostra a cavalli, continuando la sua vita itinerante. Nacque così quel luna park che ha poi reso felici diverse generazioni di bambini e ragazzi.