Ferrara a Parigi per Bassani

Assessore Gulinelli: "Gli dedicheremo un busto a Palazzo Ducale". La gioia di Paola Bassani.

Data:

15/10/2021

"Riflettendo sulla passione di Giorgio Bassani per le arti figurative, sin dall'età giovanile, l'Amministrazione comunale di Ferrara ha pensato di commissionare, a uno scultore noto del nostro territorio, un busto, da collocare nel palazzo Ducale della nostra città, da Bassani mirabilmente descritta nel libro-capolavoro 'Il romanzo di Ferrara'". Così, dall'Istituto italiano di cultura di Parigi, l'assessore comunale di Ferrara Marco Gulinelli ha annunciato oggi - in occasione della giornata dedicata al grande scrittore e alla sua produzione poetica - la prossima realizzazione ed esposizione a palazzo Municipale di un'opera dedicata all'illustre concittadino.

 

L'annuncio di Gulinelli è arrivato nel corso del collegamento video tra lo stesso Istituto italiano di cultura (diretto da un ferrarese, Diego Marani), nella capitale francese, e il teatro comunale di Ferrara, con la partecipazione del direttore Moni Ovadia, del liceo Ariosto e di Sofia Ilacqua, della IV del liceo linguistico, giovane studentessa che ha letto e interpretato un proprio componimento. Il collegamento è arrivato al culmine di una giornata di studi e di approfondimento con docenti, cultori, appassionati, rappresentanti del mondo della cultura di entrambe le città, con diversi rappresentanti anche dall'estero.

 

"Un evento a specchio", lo ha definito Marani, introducendo la giornata e osservando: "È stato avviato un ponte tra Parigi e Ferrara".

 

Paola Bassani, docente e figlia del grande scrittore, ha più volte sottolineato il legame tra suo padre e la città estense: "Ferrara? È tutto. È il cuore dell'opera di mio padre, le sue radici sono lì, lì è nata la sua ispirazione, lì è nato il suo modo di guardare le cose, allo stesso tempo, complice e distaccato. Ma quello che di fondamentale Giorgio ha scritto lo ha scritto da Roma, quindi lontano da Ferrara, da un punto centrale dell'Italia, la capitale. E da Roma osservava Ferrara. Aveva bisogno di questa visione. Da antifascista combatté per l'Italia intera, per un nuovo Paese che poggiasse su basi democratiche. La sua era una visione razionale e generale, con radici nella sua città di origine".

 

Apprezzatissimo (Paola Bassani lo ha definito di "una bellezza sconvolgente") il video - firmato dal regista Andrea Forlani, e ispirato a "Rolls Royce", la celebre poesia di Bassani, ambientata nella sua Ferrara - trasmesso nel corso del collegamento tra Italia e Francia. Il video fu inizialmente realizzato a Ferrara da Forlani l'anno scorso, durante il lockdown, per i 20 anni dalla scomparsa di Bassani. A Parigi è stato riproposto nella versione completa di 8 minuti, con la partecipazione di Umberto Orsini, Gabriele Lavia, Vittorio ed Elisabetta Sgarbi, Paola e Lavinia Bassani.

 


"Erri De Luca in Napolide dice che un napoletano che se ne va da Napoli in esilio non diventa apolide, ma 'napolide'. Bassani ha vissuto questa condizione: 'esule' dalla sua città ha passato la sua vita a raccontare la sua Ferrara e a mostrare che la stessa Ferrara non era solo quella reale, ma anche una città dell'interiorità. Era un ebreo ferrarese, ha vissuto l'angoscia toccata agli ebrei nel momento delle leggi razziali e ha dedicato alla condizione dell'ebraismo in Italia il suo capolavoro", ha spiegato Ovadia.

 

Ringraziamenti sono arrivati anche da Isabella Fedozzi, dirigente scolastico del liceo Ariosto: "La possibilità di portare la voce della scuola che fu di Bassani in un incontro di questo livello rappresenta per noi tutti un grande onore e la preziosa opportunità di documentare che il legame dello straordinario narratore della Ferrara Novecentesca non è solo memoria del passato, ma una fonte di vitalità culturale e civile tutt'oggi operante".

 

In chiusura di giornata la fondazione Giorgio Bassani, con la professoressa Silvana Onofri e Francesco Franchella, hanno presentato la collana bassaniana pubblicata dall'editore Giorgio Pozzi, tra cui uno scambio epistolare con lo storico e critico Claudio Varese.

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Data pubblicazione

18/10/2021

Aggiornamento

18/10/2021 11:47