La tela dell’Avanzi in posizionamento nel luogo di origine

Il dipinto seicentesco torna in San Cristoforo, da dove fu rimosso dopo il bombardamento del 1944

Data:

19/09/2023

L’imponente dipinto seicentesco di Giuseppe Avanzi - da poco restituito alla città - si appresta, in queste ore, a tornare nella collocazione originaria, in San Cristoforo alla Certosa, dove era posto circa 80 anni fa (a seguito del bombardamento del 1944), prima della lunga assenza da Ferrara. È infatti in corso in queste ore il posizionamento della tela (di circa 36 metri quadrati) nella parete di sinistra del presbiterio del tempio.

 

L'opera è stata restaurata, dal celebre laboratorio "Ottorino Nonfarmale", con un finanziamento congiunto tra Comune e Regione Emilia-Romagna per rispettivi 37.500 e 60mila euro.

 

E intanto continuano le visite guidate organizzate dal Comune. Ad oggi sono circa 200 le persone che si sono iscritte alle precedenti 5 visite, condotte dal conservatore Romeo Pio Cristofori. Nuovi appuntamenti aperti al pubblico sono in calendario il 22, 23 e 24 settembre. Attualmente le prenotazioni hanno saturato i posti disponibili.

 

“È l’occasione di celebrare un grande ritorno a casa, un momento storico - ha detto l’assessore Marco Gulinelli - che segna anche una nuova opportunità di visitare San Cristoforo e la certosa, il più grande museo a cielo aperto della città. Ci prepariamo - annuncia inoltre Gulinelli - al percorso che porterà al riposizionamento anche dell’altra imponente opera dell’Avanzi, sul lato opposto del presbiterio. La chiesa torna a risplendere nel suo pieno assetto scenografico”.

 

Particolari iniziative sono state, e saranno, realizzate nel week end anche a palazzo dei Diamanti, che ha accolto gli incontri in mostra con l’artista Agostino Arrivabene. Nell’occasione sono stati quasi mille i visitatori presenti (da venerdì a domenica), tra cui 424 sabato e 438 presenze ieri.

 

Sabato 23 settembre è già in programma un ulteriore pomeriggio con l’autore, alle 16:00 e alle 18:00 (ingresso con biglietto alla mostra, per info www.palazzodiamanti.it).

 

Arrivabene, nelle sale dell’Ala Tisi di Palazzo dei Diamanti, racconterà come è nata la rassegna curata da Vittorio Sgarbi, qual è il legame che accomuna le opere e le tecniche utilizzate. Sarà un modo per conoscere in prima persona l’autore e il suo percorso umano e professionale, le tematiche predilette e le scelte iconografiche che stanno al centro del suo lavoro. 

 

Artista colto e raffinato, dotato di una fantasia inesauribile, Arrivabene rinnova temi mitologici, sacri e letterari, sfrutta le potenzialità dell’allegoria, scandaglia il mistero della natura, della vita terrena e di quella oltre la morte.  Al prezzo dello stesso biglietto il pubblico potrà ammirare, nell’altra ala del palazzo (l’ala Rossetti), anche le circa 300 foto del celebre fotografo Guido Harari, realizzate in 50 anni di attività.

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Data pubblicazione

19/09/2023

Aggiornamento

19/09/2023 13:12