Arte, oggi ricorre il 'compleanno' del famoso scultore ferrarese Arrigo Minerbi

Nove opere in restauro, incluso anche il recupero del monumento a Pico Cavalieri al cimitero israelitico

Data:

09/02/2023

Scultore ferrarese, firma di alcuni dei più evocativi monumenti pubblici in tutto il Paese, progettista della grande porta bronzea del duomo di Milano, padre, tra le altre cose, della Vittoria Alata nella torre della Vittoria di Ferrara e dell’altorilievo che orna l’Acquedotto monumentale, artista a cui Gabriele d’Annunzio commissionò diverse opere: nasceva a Ferrara, 142 anni fa, Arrigo Minerbi (10 febbraio 1881 – Padova, 9 maggio 1960).

 

“Celebriamo un grande della scultura. Ancora una volta un artista di levatura nazionale, e oltre, è figlio della nostra terra, a dimostrazione della ricchezza che ha espresso Ferrara e che Ferrara ha donato all’Italia e al mondo”, dice il sindaco Alan Fabbri.


La ricorrenza della nascita cade a pochi giorni da San Valentino e svela una curiosità legata alla celebre storia d’amore tra Ugo e Parisina: Minerbi decorò infatti, nel 1910, con rilievi a stucco forte, il bar “Parisina” (oggi Condor Caffè) in via San Romano, per committenza del correligionario Vittorio Fano, precedendo proprio a D’Annunzio, che alla tragica vicenda della principessa estense avrebbe dedicato tre anni dopo un libretto d’opera musicato da Pietro Mascagni.

 

Come sottolinea lo storico dell’arte Lucio Scardino “Minerbi di fatto diede impulso a una autentica ‘iconografia plastica’ della marchesa di Ferrara, decapitata nel 1425 in Castello assieme al proprio amante Ugo d’Este e che ebbe fra gli artefici tantissimi artisti ferraresi del Novecento e contemporanei (come Nenci, Alberghini, Guidetti Giacomelli, Grilanda, ed ebanisti quali Ugo Rossetti ed Ernesto Maldarelli).

 

Ed è di Minerbi anche il monumento funebre, al cimitero israelitico di Ferrara, a Pico Cavalieri, il pilota aviatore volontario nella prima guerra mondiale, che è in fase di restauro grazie a un finanziamento congiunto Comune (che ha stanziato 10mila euro), Ministero della Cultura (che ha contribuito per circa 20mila euro nell'ambito di un bando per il patrimonio storico della prima guerra mondiale), e MEIS (che compartecipa con 2mila euro).

 

Durante il suo soggiorno genovese Minerbi conobbe inoltre letterati legati al Cenacolo del Bivacco, come Rodolfo Fumagalli, a cui dedicò una scultura, intitolata “Il Falco”. L’opera, collocata nel periodo tra il 1915 e il 1918, insieme ad altre otto conservate nella Gipsoteca (collezione di modelli e calchi in gesso) comunale di Ferrara è al centro di un progetto di restauri cofinanziato con i fondi regionali intercettati dal Comune di Ferrara nell'ambito dei finanziamenti previsti dalla legge regionale 18/2000 per complessivi 106.970 euro.

 

Oltre a Il Falco sono interessati al recupero le sculture: ‘Maschera di Napoleone come Medusa’, del 1910, ‘Lampada nuziale’, 1910-1913, ‘Mattino di primavera’, 1919, ‘Crisalide’, 1921-1923; ‘Ritratto di Eleonora Duse’, 1927, ‘Maternità (clinica Mangiagalli, Milano)’, 1930, ‘Carla Ucelli Tosi’ del 1939; il bozzetto per la porta bronzea della basilica dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo, risalente al 1957.

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Data pubblicazione

09/02/2023

Aggiornamento

09/02/2023 13:51