Ferrara celebra Antonia Arslan: emozione e memoria con "La masseria delle allodole"

Sala gremita per Antonia Arslan, cittadina onoraria di Ferrara, alla presentazione della nuova edizione del suo capolavoro sul genocidio armeno.

Data:

17/01/2025

Data di scadenza:

17/07/2025

Antonia Arslan, scrittrice e saggista italiana di origine armena amata e apprezzata a livello internazionale, insignita nel 2021 della cittadinanza onoraria, è tornata a Ferrara per presentare la ripubblicazione del suo romanzo “La masseria delle allodole” (nuova edizione Bur - Rizzoli). Si tratta della prima riedizione del libro pubblicato nel 2004, da cui poi i fratelli Taviani hanno tratto il film.

 

In una Sala Arnoldo Foà al Ridotto del Teatro Comunale gremita di persone, Arslan il ieri pomeriggio è stata accolta da una calorosa e commossa partecipazione. All’incontro col pubblico, moderato da Cristiano Bendin, capo redattore del Resto del Carlino di Ferrara, ha preso parte insieme alla scrittrice l'assessore alla Cultura Marco Gulinelli con letture tratte dal romanzo a cura di Stefano Muroni.

 

"Ferrara si conferma ancora una volta città della cultura e della memoria, accentuata dalla presenza di Antonia Arslan. Sono vicino agli armeni e la ringrazio perché con i suoi scritti e la sua testimonianza, ha dato voce a una realtà che rischiava di essere dimenticata", ha detto il sindaco Alan Fabbri.

 

Era stato proprio il primo cittadino Fabbri a consegnare, nel 2021, la cittadinanza onoraria alla scrittrice: "La città di Ferrara - si leggeva nella motivazione - condividendo i valori della democrazia contro qualsiasi forma di odio e intolleranza, conferisce la cittadinanza onoraria ad Antonia Arslan, scrittrice e saggista italiana di origine armena, per aver custodito e dato voce alle 'memorie oscure', trasformando una tragedia umana in un lampo di luce, riappropriandosi e ridando forza all'identità culturale appartenuta a un popolo, gli armeni, rimasta per troppo tempo taciuta o negata".

 

“Quello del mio popolo è stato definito il genocidio infinito, parola creata solamente nel 1944. Questo libro, che ne parla, rimane attuale - ha detto Antonia Arslan -. Ne è conferma che, rileggendo a distanza di 21 anni dalla pubblicazione, non ho trovato nulla da correggere o cambiare a parte una data (in merito all’incendio di Smirne). La masseria delle allodole conserva intatta la storia di come sia potuto avvenire questo primo genocidio, avvenuto 110 anni fa, durante la Prima guerra mondiale, e ancora ossessivamente e ciecamente negato dall’establishment turco. È significativo che ancora oggi, perfino le guide che accompagnano i turisti a Istanbul, tralasciano che questa città sia stata disegnata da tre architetti armeni”.

 

“Una deposito di memoria, sepolto per anni”, ha ricordato Cristiano Bendin, citando la scrittrice in una descrizione di se stessa. “Per me la storia della Masseria delle allodole è come quella di un cantastorie. Io mi sento un cantastorie, continuo ancora oggi a farlo”, ha sorriso Arslan.

 

Su Ferrara, Antonia Arslan ha poi portato parole di affetto e vicinanza. “In questa città ho insegnato letteratura italiana, moderna e contemporanea per un paio d'anni. Per un padovano, Ferrara è una delle grandi città vicine, e in ogni caso è una città stupenda anche per la sua struttura urbanistica, questo sogno rinascimentale di disegnare le città, è talmente bello... Ci sono diversi esempi, ma Ferrara è il più importante”, ha concluso Arslan.

 

“La Masseria delle Allodole è un libro straordinario, che racconta con grandissima profondità una storia tristemente nota, che riguarda proprio il genocidio armeno. Oggi è un giorno doppiamente importante per la nostra città: dopo la posa per la prima volta a Ferrara delle pietre d’inciampo a ricordo dei cittadini ebrei ferraresi vittime della Shoah, ora questo momento insieme ad Antonia Arslan è un monito per tutti noi. Dobbiamo riconoscere la nostra identità e quella degli altri, dobbiamo abbandonare ogni forma di intolleranza, dobbiamo garantire ai nostri giovani una convivenza pacifica e serena. Celebriamo la forza di un popolo che continua a resistere e a ricordare”, ha spiegato l’assessore Marco Gulinelli.

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Data pubblicazione

17/01/2025

Aggiornamento

17/01/2025 09:49