Nel processo di predisposizione del bilancio di previsione 2025-2027, l’obiettivo è garantire servizi essenziali ai cittadini senza compromettere la sostenibilità finanziaria dell’ente. È quanto è stato ribadito oggi durante la 1^ Commissione Consiliare, in vista del prossimo Consiglio Comunale, dove verrà proposto un adeguamento sull’addizionale Irpef allo 0,8% come scaglione unico.
L’assessore al Bilancio Matteo Fornasini ha sottolineato come, rispetto all’ultimo schema di Bilancio 2024-2026, approvato a dicembre 2023, siano emerse numerose variazioni, dovute dall’evoluzione del contesto economico e finanziario nazionale e internazionale.
“Le spese che tutti affrontiamo nel quotidiano, sia in ambito familiare che aziendale, si ripercuotono anche sul bilancio del Comune, che deve far fronte a costi crescenti insopprimibili. Dopo anni difficili, caratterizzati da un'inflazione elevata, abbiamo mantenuto un rigoroso controllo dei conti. Tuttavia, per garantire l’equilibrio di bilancio, abbiamo dovuto prendere la decisione inevitabile di adeguare l’addizionale IRPEF, in linea con quanto già fatto da altri comuni della provincia e della regione, per la necessità di coprire aumenti strutturali e incomprimibili delle spese”, specifica l’assessore al Bilancio Matteo Fornasini.
L’assessore ha sottolineato infatti come è stato “registrato un incremento dei costi incomprimibili pari a circa 7 milioni di euro”, dovuto principalmente ad aumenti legati all’inflazione, ad aumenti delle spese nei servizi educativi per bambini con problematiche scolastiche (solo questa voce segna 1,2 milioni di euro in più per insegnanti di sostegno e supporto educativo), delle spese quali il riscaldamento, degli adeguamenti contrattuali e dei rinnovi per il personale comunale, gli investimenti di miglioramento infrastrutturale delle opere pubbliche della città come volano di sviluppo, come hanno specificato per aree di competenza anche il vicesindaco Alessandro Balboni, l’assessore Chiara Scaramagli e il dirigente comunale Giorgio Bonaldo. A questi si aggiungono anche maggiori spese per la gestione museale, anche in relazione all’apertura di nuovi spazi.
“Di fronte a questa situazione - specifica poi Fornasini - avevamo due alternative: tagliare i servizi ai cittadini per 7 milioni di euro o intervenire sulle entrate per mantenere il livello dei servizi essenziali a sostegno delle famiglie e dei cittadini. Abbiamo scelto la seconda opzione, adeguando l’addizionale IRPEF come già è stato fatto da tempo da altri comuni”. La stima dell’impatto è stata calcolata utilizzando il simulatore del MEF, basato sui dati reddituali del 2022.
Nonostante queste difficoltà, l’assessore ha poi sottolineato un’altra scelta di rilievo: “Non aumentare l’IMU, a differenza di quanto fatto da altri comuni e come sta facendo proprio in questi giorni la vicina Modena. Anzi, abbiamo confermato le riduzioni IMU sui terreni agricoli e l’eliminazione dell’imposta sui fabbricati rurali strumentali per l’agricoltura, che cubano complessivamente 500 mila euro all’anno di risparmio per i ferraresi”.
Inoltre, tra le novità di Bilancio 2025, sono state introdotte agevolazioni per favorire lo sviluppo economico locale a sostegno delle imprese che investono sul nostro territorio e si insediano nella ZLS”, conclude Fornasini.