Superati i 15 mila visitatori nelle prime tre settimane di mostra a Palazzo dei Diamanti che racchiude i capolavori di due protagonisti dell'arte europea tra Otto e Novecento: Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, straordinari cantori del fascino e della bellezza femminile.
Nella giornata di lunedì 14 aprile, infatti, sono state raggiunte le prime 15.044 presenze per l’esposizione aperta al pubblico dallo scorso 22 marzo, che rimarrà visitabile fino al 20 luglio prossimo e che racchiude due mostre straordinarie: una monografica su Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, nelle 11 sale dell’ala Rossetti, e una mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile, nelle 3 sale dell’ala Tisi.
Importanti sono anche i dati sulle prenotazioni per le prossime settimane: 7.059 visitatori si sono prenotati, di cui 1.737 visitatori singoli e 5.322 in gruppo, segnale che l’attenzione è alta sulla mostra ai Diamanti.
“La mostra su Mucha e Boldini a Palazzo dei Diamanti ha superato le 15.000 presenze nelle prime tre settimane di apertura, confermandosi fin da subito come uno degli eventi culturali di maggior richiamo della stagione. Questo importante risultato testimonia non solo l’interesse del pubblico verso due maestri assoluti dell’arte tra Ottocento e Novecento, ma anche la qualità del progetto espositivo e l’efficacia del lavoro sinergico svolto dalla Fondazione Ferrara Arte , che con competenza, passione e visione strategica continuano a valorizzare il patrimonio artistico e culturale della città”, ha commentato l’assessore alla Cultura Marco Gulinelli.
“L’esposizione - prosegue l’assessore Gulinelli - non è soltanto un omaggio alla bellezza e all’eleganza della Belle Époque, ma rappresenta anche un’occasione per riflettere sulla modernità e sull’evoluzione del gusto, in un dialogo fecondo tra epoche, stili e sensibilità. Una mostra capace di attrarre un pubblico ampio e trasversale, che include cittadini, scuole, appassionati d’arte e turisti, contribuendo così anche alla vitalità economica e all’attrattività turistica del nostro territorio”.
La mostra illustra attraverso circa 150 opere – tra dipinti, disegni, fotografie, manifesti, oggetti – l’intera vicenda biografica e artistica di Mucha: dal decisivo incontro a Parigi con la “divina Sarah” all’affermazione del suo linguaggio attraverso i manifesti pubblicitari; dai progetti in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1900 ai soggiorni negli Stati Uniti, sino alla produzione degli anni maturi trascorsi in Cecoslovacchia, dove rientrò nel 1910 con l’obiettivo di mettere la propria arte al servizio del paese, specialmente attraverso la creazione del monumentale ciclo di dipinti dell’Epopea slava, il suo indiscutibile capolavoro.
La rassegna dedicata a Mucha è organizzata da Arthemisia, Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con la Mucha Foundation e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, ed è curata da Tomoko Sato con il coordinamento scientifico di Francesca Villanti. A questa si aggiunge la mostra dedicata a Boldini, con una significativa selezione di dipinti, disegni e incisioni dedicati al tema del ritratto e della figura femminile.
La mostra rimane visitabile tutti i giorni, anche quelli delle festività pasquali, dalle 9.30 alle 19.30.