Ferrara e Fertilia sempre più vicine
Nella città di fondazione sarda (costruita da un gruppo di ferraresi negli anni '30) realizzato il festival per omaggiare le proprie origini
23/09/2024
Non dimenticare le proprie origini. Se si volesse dare un tema all’iniziativa svolta nel fine settimana appena trascorso a Fertilia, in Sardegna, sarebbe questo.
Inaugurata nel 1936, Fertilia è infatti una delle tre città di fondazione presenti nell’isola, assieme a Carbonia e Arborea. Tutto ebbe inizio con l’arrivo dei coloni ferraresi e del Polesine, duramente impegnati nei lavori di bonifica, che seppero legarsi alle famiglie sarde già presenti e alla comunità Catalana di Alghero.
Proprio ricordare la storia complessa e affascinante di questa comunità, sorta da un progetto di bonifica durante il fascismo e che si è trasformata, dopo la Seconda guerra mondiale, in una casa per gli esuli dell’Istria, Fiume e Dalmazia, vittime della persecuzione titina, è stato l’obiettivo del festival “Fertilia Città di Fondazione”, avvenuto dal 20 al 22 settembre nella città sarda tra conferenze, dibattiti e momenti culturali.
A rappresentare il legame, tuttora presente, tra Fertilia e Ferrara, è stato il gruppo folk ferrarese Caffè havana sambuca lambrusco, invitato a esibirsi venerdì scorso. La band, composta da Davide Cavicchi (voce), Daniele Cavicchi alla batteria, Thomas Monesi alla fisarmonica, Claudio Cristofori al basso, Francesca Stefanini al violino e Luca Piazzi alla chitarra, supportata per l’occasione dal fonico Daniele “Zippo” Santi, si è esibita durante il festival proponendo per gli abitanti di Fertilia brani in italiano e dialetto ferrarese ed emiliano, composti dal gruppo, che a breve confluiranno in un nuovo album basato sulla vita e sulla cultura di Pianura, che uscirà a fine 2024.
In questa occasione il gruppo musicale ha avuto modo di confrontarsi con gli abitanti, conoscendo aneddoti e storie, come quella di Giancarlo Rosa, con padre ferrarese (di Berra) e madre istriana, che abitualmente torna a Ferrara con la propria famiglia per mantenere un saldo legame con le proprie origini e le terre dei suoi avi.
Un momento particolarmente significativo del festival è stata la proiezione, in prima nazionale, del film Rotta 230° – Ritorno alla Terra dei Padri, presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia. Questo documentario racconta il viaggio simbolico di ritorno di un esule verso la sua terra natale, chiudendo un capitolo doloroso della storia personale e collettiva. Questo lavoro aveva fatto tappa anche a Ferrara, lo scorso anno, quando ad agosto la truppa dell’imbarcazione Klizia - composta da alcuni discendenti delle famiglie esuli - era giunta in città (via terra) in un viaggio a ritroso sulle orme dei padri. Promosso dall’associazione “Egea”, ha avuto il patrocinio e un contributo economico anche del Comune di Ferrara.
“Abbiamo fin da subito voluto partecipare a questo bel progetto di Fertilia, esempio di valorizzazione delle proprie radici. Sono tutte iniziative volte al recupero e alla riscoperta di una storia anche ferrarese che era ancora poco nota ai più, ma che è fortemente identitaria, che parla di unione di genti e di esperienze, anche molto difficili, nel segno del lavoro e dei valori di comunità. Valori che appartengono così profondamente al nostro territorio”, commenta il sindaco Alan Fabbri.
“È stato emozionante per noi regalare un po’ della nostra ferraresità a chi magari non è mai riuscito a tornare nella propria terra d’origine e conoscere le storie di chi fa parte di questo crogiuolo culturale e identitario - racconta a nome della band Luca Piazzi -. Ringraziamo ancora il sindaco di Ferrara per averci proposto e al patron dell’iniziativa, Mauro Manca, direttore dell’ecomuseo Egea, per aver reso possibile questa bellissima esperienza, che ha unito ancora di più Fertilia a Ferrara”.
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Data pubblicazione
24/09/2024
Aggiornamento
24/09/2024 08:33