La Cassa di Ravenna sceglie Ferrara come sede per la sua nuova filiale

La Cassa di Ravenna celebra l’apertura della sua prima filiale a Ferrara, traguardo che testimonia l’impegno nel rafforzare la propria presenza sul territorio

Data:

10/12/2024

Data di scadenza:

10/06/2025

L’inaugurazione si è svolta alla presenza del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, del presidente della Cassa di Ravenna S.p.A., Antonio Patuelli, e del direttore generale, Nicola Sbrizzi. Presenti inoltre per l’occasione il prefetto Massimo Marchesiello, il vicepresidente della Camera di Commercio, Paolo Govoni, e l’arcivescovo Gian Carlo Perego, il vicario generale dell'Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio don Massimo Manservigi e l'assessore Matteo Fornasini.


"È un grande piacere per noi essere presenti a Ferrara. La nostra scelta di investire in questa città, in controtendenza rispetto a filiali di altre banche che invece chiudono e al panorama economico di anni difficili, si è rivelata lungimirante e fruttuosa. Abbiamo aperto questa nuova sede a Ferrara perché è parte di un progetto ben ponderato che, con perseveranza e determinazione, stiamo portando avanti. In poco tempo, i risultati ottenuti hanno superato ogni aspettativa. Questo investimento, fatto in un momento complesso come il periodo pandemico, ha già dato frutti importanti, rafforzando il legame con il territorio. Un legame che vogliamo consolidare", ha affermato Nicola Sbrizzi, direttore generale della Cassa di Ravenna.


“La Cassa di Ravenna rappresenta un istituto che nel tempo ha saputo tutelare investitori, imprenditori e cittadini, mettendo in campo valori che condivido pienamente. Ferrara ha vissuto in passato momenti difficili, anche legati alla drammatica vicenda della Cassa di Risparmio di Ferrara. Per questo istituzioni come questa offrono una risposta concreta per guardare avanti con fiducia. Auspico che la Cassa possa ampliare ulteriormente la sua presenza nella nostra città e nei nostri territori. Come amministrazione comunale, facciamo il nostro migliore augurio affinché questa collaborazione sia proficua e duratura", ha commentato il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri.


"In un territorio come il nostro, c’è bisogno di banche locali solide e vicine alle esigenze delle comunità. La Cassa di Ravenna rappresenta un esempio virtuoso di ciò che un istituto bancario può fare per il territorio", è stato il pensiero che ha voluto condividere il prefetto, Massimo Marchesiello.


Prima della benedizione e del taglio del nastro, è spettato ad Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Ravenna, commentare il momento di oggi a Ferrara. "Quella di oggi è una giornata di grande emozione e soddisfazione per me. Ferrara è una città con una storia e una cultura straordinarie, un luogo simbolico per il patrimonio economico, sociale e culturale non solo italiano, ma anche europeo. Questo territorio offre opportunità straordinarie grazie a una dimensione umana ben bilanciata con la crescita della città, e a un controllo del territorio di alto livello. Stiamo lavorando per ampliare la nostra presenza, come dimostra anche l’apertura di una filiale a Cento. Prossimamente, contiamo di aprire una nuova filiale nella provincia di Ferrara, rafforzando il nostro impegno su questo territorio, che si compenetra e si rafforza con Ravenna sotto molti profili”, ha concluso Patuelli, che ha inoltre sottolineato l’importanza dell’integrazione economica tra le province di Ravenna e Ferrara, unite da legami agricoli e produttivi. Ha inoltre ribadito la necessità di infrastrutture moderne per sostenere le economie locali.


Il presidente, infine, ha concluso ricordando figure storiche che hanno segnato il suo rapporto anche personale con Ferrara, come Romano Guzzinati, presidente di lungo corso alla Camera di Commercio, e Tonino Rossi, stimato rettore che guidò l’ateneo ferrarese.


La Cassa di Ravenna nasce il 1° marzo 1840 con il primo deposito in un ufficio della città romagnola dove ora ha sede la Biblioteca Classense. L'idea, avviata nel 1838 da un gruppo di cittadini, ottenne nel 1839 l’approvazione di Papa Gregorio XVI. La Cassa, presto consolidata patrimonialmente, iniziò dal 1847 a finanziare settori produttivi e a sostenere opere di beneficenza. Nel 1895 inaugurò l’attuale sede centrale, continuando a investire in monumenti e infrastrutture pubbliche. Anche durante i conflitti mondiali la sua attività proseguì. Dopo il bombardamento di Ravenna nel 1944, riaprì prontamente. Nel 1992 divenne Società per Azioni, separandosi dalla Fondazione, che resta dedita a finalità sociali e benefiche.

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Data pubblicazione

10/12/2024

Aggiornamento

10/12/2024 08:18