Cos'è
Gli uccelli si adattano ai macro-cambiamenti ambientali con grande rapidità e la loro storia evolutiva ci mostra espansioni e contrazioni delle loro aree di distribuzione geografica in risposta ai grandi eventi di mutamento del clima, come i periodi di glaciazione, o a seguito dei cambiamenti ambientali di origine antropica, come l'introduzione della cerealicoltura o l'urbanizzazione del territorio.
La ricerca di condizioni di foraggiamento ottimali per la riproduzione e di elevati tassi di sopravvivenza durante il periodo non riproduttivo appaiono come i principali determinanti di questi cambiamenti. Spostare di centinaia o migliaia di chilometri i limiti geografici della distribuzione di una specie implica adattamenti delle principali fasi del ciclo biologico annuale, dai tempi e dalla durata delle migrazioni alle strategie riproduttive e di muta del piumaggio. Questi cambiamenti spesso richiedono adattamenti morfologici e fisiologici e sono stati descritti i primi casi di microevoluzione.
Il cambiamento climatico e ambientale in atto pone nuove sfide alla sopravvivenza degli uccelli a livello globale. C'è evidenza che non tutte le popolazioni di uccelli saranno in grado di rispondere con sufficiente velocità ed efficacia al cambiamento ambientale di origine antropica e si prevedono nei prossimi decenni ampie variazioni della distribuzione geografica delle popolazioni di uccelli e un riassortimento delle specie in comunità diverse dalle attuali. Lo scenario più plausibile prevede che le popolazioni di migratori a lungo raggio subiranno gli effetti negativi più importanti, assieme alle specie meno generaliste nella scelta degli habitat e della dieta. Poter modellizzare gli effetti dei cambiamenti ambientali sulla distribuzione geografica e sulla biodiversità dell'avifauna sarà un passo fondamentale per sviluppare e implementare politiche di conservazione efficaci.